Quanti sono i cambiamenti per i giovani ed i giovanissimi da quando il nome Coronavirus e’ entrato di forza nel nostro immaginario collettivo e nel nostro uso di linguaggio comune? Fino a poco, forse pochissimo tempo fa, non avremmo mai neppure immaginato di vivere una situazione cosi’ differente dalla consuetudine e cosi’ infinitamente paradossale. Oggi i nostri ragazzi affrontano restrizioni e privazioni che prima d’ora erano sconosciute almeno per le ultime generazioni.
Chi paragona questo virus ad una guerra probabilmente dimentica la devastazione della guerra vera, la paura dei bombardamenti ed i milioni di morti che le guerre mondiali hanno portato nel nostro mondo, ma certamente questa pandemia non e’ facile da affrontare anche se imparagonabile ad una guerra almeno a mio avviso.
Parlare oggi di poter vivere liberamente la propria eta’ e la propria adolescenza e’ molto difficile, i nostri ragazzi stanno crescendo con il timore del contatto, con la paura verso l’altro, con la diffidenza, sensazioni che saranno difficili da dimenticare. Proprio in questo momento il ruolo di noi genitori diviene maggiormente importante e centrale nella vita di chi ci guarda come esempio, in questi giorni in cui lo sport e altre attivita’ non possono piu’ riempire la giornata diviene importante trasmettere altri valori come la sensazione che nulla e’ perduto e che esistono interessi che un genitore ed il proprio figlio possono scegliere di condividere. Dalla musica, alla pittura, dal disegno tecnico al giardinaggio, alla geografia, la storia e tanto altro, tutto puo’ essere motivo di condivisione sopratutto in questa era in cui e’ facile reperire contenuti per nuove idee o per documentari, film interessanti e molto altro. Un ultima indicazione cerchiamo di non percepire le sensazioni dal nostro punto di vista ma dobbiamo calarci nella parte e negli occhi dei nostri ragazzi e riuscire con il loro sguardo a osservare cosa sara’ il futuro.
30/10/2020
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