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DUE MILIONI DI MINORENNI PER LA PRIMA VOLTA ALLE URNE

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Quasi due milioni di adolescenti europei tra i 16 e i 17 anni si preparano a esercitare per la prima volta il diritto di voto alle imminenti elezioni europee. In cinque Paesi dell'Unione Europea - Austria, Belgio, Germania, Malta e Grecia - i rispettivi governi hanno deciso di riconoscere il voto anche ai giovani sotto i diciotto anni, aprendo una nuova era di partecipazione giovanile alla democrazia.

Per i ragazzi di questi Paesi, le prossime elezioni rappresentano una storica opportunità di farsi sentire e contribuire direttamente alla costruzione del futuro dell'Europa. In particolare, Germania e Belgio sono le ultime arrivate nel club dei giovani votanti. Qui, oltre 1,5 milioni di sedicenni e diciassettenni tedeschi e 270mila giovani belgi potranno votare per la prima volta, segnando una svolta epocale nella storia elettorale di questi Stati. In Belgio, inoltre, il voto non sarà solo un diritto ma anche un dovere, estendendo l'obbligo di voto agli elettori minorenni così come avviene già per gli adulti.

La Grecia, dal canto suo, ha abbassato la soglia di voto a diciassette anni, ampliando di alcune decine di migliaia di elettori il proprio bacino elettorale. Anche se in misura minore rispetto a Germania e Belgio, questa decisione riflette una chiara volontà di includere sempre più giovani nel processo decisionale europeo.

Tuttavia, per i giovani italiani tra i 16 e i 17 anni, il diritto di voto rimane un sogno irrealizzato. Nonostante le proposte avanzate in passato, prima da Enrico Letta nel 2021 e più recentemente dal fondatore del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, il voto ai sedicenni e diciassettenni non è stato ancora approvato in Italia.

L'obiettivo dell'Eurocamera è chiaro: massimizzare la partecipazione al voto delle giovani generazioni. I dati delle precedenti elezioni europee mostrano infatti un'affluenza giovanile relativamente bassa, con solo il 42% degli under 25 che si è recato alle urne. Questo dato, seppur in aumento di 14 punti percentuali rispetto alla tornata precedente, è ancora troppo basso. "Per il Parlamento il voto dei giovani è una priorità, per molte ragioni. La prima è che queste sono probabilmente le elezioni che plasmeranno il futuro delle nuove generazioni. Ciò che accadrà a livello europeo avrà probabilmente un impatto maggiore e più duraturo sui giovani delle decisioni nazionali prese nel breve periodo", ha osservato Jaume Duch, portavoce del Parlamento europeo.

L'inclusione dei giovani nel processo elettorale è fondamentale non solo per rafforzare la democrazia, ma anche per assicurare che le loro voci e preoccupazioni siano ascoltate e considerate nelle decisioni politiche. Con queste nuove misure, l'Europa si prepara a dare ai suoi giovani cittadini una piattaforma per influenzare il proprio futuro e partecipare attivamente alla costruzione di una società più inclusiva e rappresentativa.

Giovani elettori, il futuro dell'Europa è nelle vostre mani. Fate sentire la vostra voce!

03/06/2024

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