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GIOVANI E MEMORIA

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CRACOVIA – Centocinquanta ragazzi e ragazze partiti da Roma questa mattina stanno vivendo un’esperienza che difficilmente dimenticheranno. Sono arrivati a Cracovia per partecipare al Viaggio della Memoria, organizzato dal Comune di Roma insieme alla Comunità Ebraica e alla Fondazione Museo della Shoah, in occasione dell’80° anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau.

Un anniversario importante, che commemora il giorno in cui l’Armata Rossa fece ingresso in uno dei luoghi più oscuri della storia dell’umanità, liberando i sopravvissuti. Tra le vittime di Auschwitz, almeno un milione di persone – in gran parte ebrei, ma anche oppositori politici, persone con disabilità, rom, sinti e altri considerati "indesiderabili" dal regime nazista.

Un viaggio tra storia e memoria

Prima di visitare i campi di Auschwitz-Birkenau, i giovani stanno scoprendo le radici della comunità ebraica di Cracovia, visitando luoghi simbolici come la sinagoga Tempel, che oggi li ha accolti per il primo appuntamento del viaggio. Una tre giorni intensa, che culminerà domani, quando saranno raggiunti dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri per le celebrazioni ufficiali del Memoriale, alla presenza di capi di Stato e di Governo di tutta Europa, tra cui il Presidente Sergio Mattarella.

Ad accompagnare i ragazzi ci sono figure di spicco del Comune di Roma, come gli assessori alla Cultura, alla Scuola e alle Politiche Sociali, insieme alla coordinatrice dell’ufficio LGBTQ del Campidoglio, Marilena Grassadonia. Anche la Comunità Ebraica è rappresentata, con il presidente Victor Fadlun e lo storico Marco Caviglia, che condivideranno le loro conoscenze per aiutare i ragazzi a comprendere meglio la tragedia dell’Olocausto.

Un anniversario che unisce l’Europa

Le celebrazioni di domani ad Auschwitz-Birkenau saranno un momento solenne, con la partecipazione di circa 80 delegazioni da tutto il mondo. La presenza di leader come Emmanuel Macron e Frank-Walter Steinmeier testimonia quanto sia importante ricordare e ribadire, oggi più che mai, il valore della memoria per costruire un futuro di pace e giustizia.

Perché è importante ricordare

Il Viaggio della Memoria non è solo un’occasione per guardare indietro, ma anche per riflettere su come gli orrori del passato possano insegnare ai giovani a costruire un futuro diverso. Per gli studenti romani, questa esperienza è un modo per capire che la libertà, la democrazia e il rispetto per ogni individuo non sono conquiste scontate, ma valori che vanno difesi ogni giorno.

Ricordare Auschwitz non è solo un dovere nei confronti delle vittime, ma una responsabilità verso noi stessi e le generazioni future. I giovani di oggi sono i custodi della memoria di domani, ed è solo grazie a iniziative come questa che possiamo sperare in un mondo che sappia dire con fermezza: mai più.

26/01/2025

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