Mangiare bene a scuola è un diritto, ma in Italia ha un prezzo sempre più pesante per molte famiglie. Secondo l’ottava indagine sulle mense scolastiche di Cittadinanzattiva, nel 2024 il costo medio per la mensa di un bambino iscritto alla scuola dell’infanzia o primaria è di circa 85 euro al mese. Tradotto: oltre 4 euro a pasto.
Ma non tutte le regioni sono uguali. In Emilia-Romagna, ad esempio, si arriva a 108 euro mensili, mentre in Sardegna si spende molto meno: 61 euro per l’infanzia e 64 per la primaria.
Tra le città, le famiglie di Barletta sono le più fortunate: solo 2 euro a pasto, contro i 6,60 euro di Torino (infanzia) e i 6,40 euro di Livorno e Trapani (primaria). Roma, sorprendentemente, resta tra le città meno care con 2,60 euro a pasto.
Prezzi in salita, ma con grandi differenze
Rispetto all’anno scorso c’è stato un leggero aumento generale dell’1%, ma alcune zone registrano impennate ben più forti: in Sicilia, +13% per l’infanzia e oltre +8% per la primaria. Al contrario, in Basilicata c’è stato un calo del 6%, una boccata d’aria per le famiglie.
E le famiglie come stanno?
Il problema è che quasi una famiglia su quattro in Italia è a rischio povertà. Tra quelle con tre o più figli minori, la percentuale sale al 42%, in crescita rispetto al 2023. Peggio ancora, una su dieci è in condizione di grave deprivazione materiale e sociale. Numeri che fanno riflettere, soprattutto se si considera che quasi 2 milioni di studenti utilizzano ogni giorno il servizio mensa.
Le richieste: mense gratuite per chi ne ha bisogno
Cittadinanzattiva lancia un appello: servono interventi duraturi, almeno per cinque anni, per aiutare le famiglie più in difficoltà e rendere le mense accessibili a tutti. Il Fondo contro la povertà alimentare a scuola, previsto dalla legge di Bilancio, è una buona notizia, ma manca ancora il decreto che permetta di distribuire davvero i soldi ai Comuni. E il tempo stringe.
“Il servizio mensa è un investimento per la salute dei ragazzi e per il futuro del Paese,” dice Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva. “Ma senza misure concrete, restano solo buone intenzioni”.
Il cibo a scuola non è solo nutrizione: è diritto, inclusione, salute. Ma in Italia, oggi, quanto puoi spendere determina cosa (e se) mangi. E in un Paese dove la povertà cresce, garantire un pasto dignitoso a scuola dovrebbe essere una priorità, non un lusso.
13/05/2025
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