Dalla pista ai banchi di scuola, Andrea Kimi Antonelli ha dimostrato che si può sognare la Formula 1 e, allo stesso tempo, affrontare con grinta l’Esame di Stato. Il pilota bolognese, astro nascente della Mercedes e tra i nomi più promettenti del motorsport internazionale, ieri mattina ha varcato i cancelli dell’Istituto Salvemini di Casalecchio di Reno (BO) come tutti gli altri 524mila maturandi italiani. Solo che fuori dalla scuola ad aspettarlo, oltre ai compagni e ai professori, c’erano anche giornalisti, telecamere e qualche fan con cappellino da autografare.
Tema d’attualità? Kimi sceglie il rispetto
Vestito in jeans e t-shirt, concentrato ma sereno, Kimi ha scelto la traccia B, quella di attualità, e ha scritto sul concetto di rispetto. Una scelta non banale, né scontata, soprattutto per chi come lui vive costantemente sotto pressione, tra sport ad altissimo livello, gare internazionali e un percorso scolastico portato avanti tra mille incastri. “Ero abbastanza teso – ha ammesso – anche perché il tempo per prepararmi non è stato tantissimo”. Ma l’emozione, racconta, è stata addolcita dalla presenza dei suoi compagni: “Fare l’esame con loro è stato rasserenante”.
Dalla Notte prima degli esami al GP d’Austria
Martedì sera, come migliaia di studenti italiani, Kimi ha passato la “notte prima degli esami” cantando proprio la canzone di Antonello Venditti insieme agli amici. Un modo per sciogliere la tensione e ritrovare normalità tra una ripetizione di matematica e una risata. “Abbiamo anche festeggiato la vittoria della Virtus”, ha raccontato con un sorriso, dimostrando che dietro al casco c’è un ragazzo di 18 anni come tutti gli altri.
O quasi. Perché oggi, dopo la seconda prova d’inglese e prima ancora dell’orale, lo aspetta il Gran Premio d’Austria. E sì, tra un integrale e un’interrogazione, Kimi sta incastrando anche gli ultimi ripassi. La materia che lo preoccupa di più? “Matematica, senza dubbio. Per questo mi stanno aiutando gli ingegneri della mia scuderia e i compagni di classe”.
I professori: “Mai perso di vista la scuola”
Chi lo conosce da vicino, come la professoressa Alessandra Regina, è chiaro: “Kimi ha avuto mille impegni sportivi, ma non ha mai perso di vista la scuola, né l’obiettivo della Maturità. Siamo orgogliosissimi di lui”. E come darle torto? Anche i professori, nelle scorse settimane, sono andati a trovarlo direttamente in pista, a Imola, dove hanno vissuto una giornata tra box e motori. Un’esperienza unica, condivisa con la classe, a dimostrazione di come scuola e sogni possano (e debbano) convivere.
Prossima tappa? Austria, poi vacanza
Ora Kimi ha gli occhi puntati sul weekend: “Spero di festeggiare tutto insieme: il podio in Austria, quello del Canada e la Maturità. Poi magari un po’ di relax con gli amici tra Riccione e San Marino”. E alla domanda classica – Meglio il 100 alla Maturità o un podio in F1? – lui sorride e risponde da fuoriclasse: “Tutti e due”.
Un esempio, quello di Antonelli, che vale per tutti i giovani che inseguono un sogno: con impegno, umiltà e rispetto (appunto), si può correre lontano. Anche partendo dal banco di scuola19/06/2025
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