Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione, anche di terze parti. Cliccando su “Accetta”, proseguendo la navigazione, accedendo ad un’area del sito o selezionando un qualunque suo elemento, acconsenti all’uso dei cookie.

Accetta

Navigazione contenuti

Contenuti del sito

ADDIO A BRUNO PIZZUL

Immagine dell'articolo

Se n'è andato un pezzo di storia del giornalismo sportivo. Bruno Pizzul, voce inconfondibile delle telecronache della Nazionale italiana di calcio, è morto all'età di 86 anni. Con lui scompare l'ultimo rappresentante di una generazione di giornalisti che ha raccontato lo sport con stile, competenza e passione.

Nato a Cormons, in Friuli, e scomparso a Gorizia a pochi giorni dal suo 87esimo compleanno, Pizzul ha vissuto una carriera straordinaria che lo ha visto protagonista per oltre tre decenni. Prima di diventare giornalista, aveva provato la strada del calcio giocato: nel 1958 fece un provino con il Catania, ma la sua carriera da centromediano fu presto interrotta da un infortunio. Dopo la laurea in giurisprudenza e un periodo di insegnamento, entrò in Rai nel 1969 grazie a un concorso nazionale per telecronisti.

Da quel momento, la sua voce ha accompagnato generazioni di tifosi italiani. Dal 1986 al 2002 è stato il commentatore ufficiale della Nazionale, raccontando cinque Mondiali e quattro Europei. La sua narrazione pacata e misurata ha caratterizzato epoche di grande calcio, anche se, ironia della sorte, non ha mai potuto commentare un'Italia vincente in un torneo internazionale. Tuttavia, resterà per sempre legato a Italia '90, con le "Notti Magiche" che ancora oggi fanno vibrare i cuori di chi le ha vissute.

Pizzul non fu solo un telecronista, ma anche un uomo di grande umanità. Il 29 maggio 1985 si trovò a commentare la tragica finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool, segnata dalla strage dell'Heysel. "È stata la telecronaca che non avrei mai voluto fare", disse anni dopo, dimostrando ancora una volta la sua sensibilità.

Nella sua lunga carriera ha condotto programmi iconici come 'Domenica Sprint' e 'Domenica Sportiva'. Alcune sue espressioni, come "tutto molto bello" e "ha il problema di girarsi", sono entrate nel lessico comune dei tifosi italiani. Amava la semplicità, non aveva mai preso la patente e si muoveva in bicicletta. Appassionato di tresette, biliardo e bocce, ricordava con nostalgia il calcio di un tempo, fatto di rapporti più genuini tra giornalisti e calciatori.

Bruno Pizzul ci lascia con un'eredità unica: la voce di un'Italia che sognava, soffriva e gioiva insieme a lui. In un'epoca di telecronache urlate e sovraccariche di parole, il suo stile sobrio e raffinato rimarrà un esempio per le future generazioni di giornalisti sportivi. Addio, Bruno, e grazie per averci fatto vivere il calcio con poesia.

05/03/2025

Inserisci un commento

Nessun commento presente

Ultimissime

07 NOV 2025

Loredana Piacentini: “Scrivere è il mio modo per guardarmi dentro”

Autrice romana, sensibile e profonda, Loredana Piacentini ha trasformato la scrittura in un percorso di conoscenza e liberazione interiore

06 NOV 2025

TEMPESTA SOLARE IN CORSO

Il Sole “infuria” e regala aurore anche a basse latitudini

06 NOV 2025

GEN Z E DIPENDENZE: UN GIOVANE SU QUATTRO FA USO DI SOSTANZE

L’allarme della Sipad: “Un’emergenza silenziosa”

04 NOV 2025

4 NOVEMBRE: LA GIORNATA DELL’UNITÀ NAZIONALE E DELLE FORZE ARMATE

Festa nazionale per ricordare la vittoria e onorare i soldati che avevano combattuto per l’Italia.

01 NOV 2025

GRANDE SUCCESSO PER IL “MODA ROMA AWARDS” A VILLA BRASINI

L'evento organizzato da Sabina Prati e Stefano Raucci ha valorizzato i giovani delle accademie e degli Istituti di moda: ad Andrea Sbarrini il premio Moda Roma Awards

29 OTT 2025

ATTENTI AI “DOLCETTI” DIGITALI

Il 63% delle email di Halloween nasconde truffe e virus!