A Napoli è stata isolata ancora una nuova variante del virus Sars-Cov-2. È stata individuata grazie all'Istituto Pascale e dell'Università Federico II di Napoli, durante una ricerca finanziata dalla Regione Campania, dopo aver analizzato il tampone effettuato ad un cittadino di ritorno dall’Africa.
B.1.525, il nome attribuitole, non essendo mai stata descritta prima in Italia, al momento non si conoscono né il potere di trasmissibilità, né la pericolosità e tanto meno le possibili risposte negative ai vaccini. Casi di questa nuova variante, sono stati scoperti maggiormente in Gran Bretagna, Danimarca, Nigeria, Stati Uniti e non solo. Da quanto comunicato, seppur isolata di recente in Gran Bretagna, sarebbe la seconda variante in questo Paese, è molto diffusa in Nigeria.
Potrebbe essere arrivata in Europa, a causa dei numerosi viaggi verso l’Africa. B.1.525, proprio per le poche notizie a riguardo, ha suscitato molta preoccupazione, in quanto secondo le prime analisi, come la B.1.1.7, l’altra scoperta in Gran Bretagna, contiene la mutazione E484K. Il virus mutando, potrebbe essere riconosciuto con più difficoltà e diffondendosi senza controllo, andrebbe ad attaccare il sistema immunitario; inoltre potrebbe rendere inefficaci i vaccini presenti sul mercato.
Proprio per questo motivo, gli scienziati pongono l’attenzione sulla necessità di vaccinarsi tutti, il prima possibile, per evitare che nuove varianti del Covid-19, si diffondano e rendano vani tutti i progressi raggiunti fino ad ora.
18/02/2021
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