Sta per tornare uno degli eventi musicali più attesi dell’estate romana: Rock in Roma apre i battenti il 13 giugno per la sua quindicesima edizione, e si prepara a far vibrare l’Ippodromo delle Capannelle (e non solo) con una line-up che promette di soddisfare gusti diversi, pur sollevando qualche interrogativo.
Una line-up snella ma potente
L’edizione 2025 sarà un po’ più compatta rispetto al passato, ma i nomi in cartellone fanno rumore: Ghali, Sfera Ebbasta, Irama, Lazza, Tananai, The Black Keys e The Smashing Pumpkins sono solo alcuni dei protagonisti che saliranno sul palco. Per chi ha voglia di un po’ di nostalgia, il festival apre con Voglio tornare negli anni ’90, mentre tra le serate più attese ci sono il Pride X – Roma Pride Official Party il 14 giugno, e il live esplosivo di Joe Bonamassa alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica il 19 luglio.
Più musica, meno etichette (ma anche meno donne)
Nonostante la varietà di stili e generi – dal rap al rock alternativo, passando per il pop più amato – c’è un’assenza che salta all’occhio: le artiste donne. Fatta eccezione per Pride X, con Rose Villain come madrina, la line-up è quasi interamente maschile.
Sergio Giuliani, uno degli organizzatori, difende la scelta spiegando che “non conta il sesso, ma la qualità artistica”. Ma Simona Sala, direttrice di Rai Radio 2 (media partner dell’evento), invita a fare di più: “Il rock femminile c’è ed è forte. È ora di vederlo anche su quei palchi”.
Non solo musica: spin off e sogni in grande
Oltre agli show, Rock in Roma guarda anche al futuro. I due ideatori, Giuliani e Maxmiliano Bucci, sognano un’espansione verso le periferie della città con uno spin off a Tor Bella Monaca, Corviale e Ostia, già ipotizzato per settembre. E c’è in cantiere anche un talent rock in collaborazione con Radio2: un’idea che potrebbe scoprire nuovi volti e nuove voci da lanciare proprio da Roma.
Un pilastro dell’estate romana
Dal 2009 a oggi Rock in Roma ha portato oltre 3 milioni di persone sotto i palchi, confermandosi come uno degli appuntamenti estivi più importanti della capitale. “È un pilastro dell’estate romana”, ha dichiarato il sindaco Roberto Gualtieri, che sottolinea come eventi del genere rendano Roma “una città viva e attrattiva”.
Anche l’assessore ai Grandi Eventi Alessandro Onorato punta sull’impatto economico e culturale del festival, lasciando aperta la porta a un grande colpo per il futuro: “Stiamo lavorando per portare gli Oasis a Roma. Incrociamo le dita”.
08/05/2025
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