La notizia è di quelle che fanno rumore, soprattutto nel cuore della Motor Valley: dal 2026 Imola non sarà più nel calendario della Formula 1. Al suo posto entra Madrid, con un nuovo Gran Premio di Spagna che, almeno per ora, è ancora “con riserva” in attesa dell’omologazione del circuito. Ma intanto, è già bufera.
Addio Imola (per ora). Monza resiste
Il circuito Enzo e Dino Ferrari di Imola, simbolo storico per tutti gli appassionati italiani, non ospiterà più la F1 dal 2026. L’unico appuntamento italiano confermato è quello di Monza, che continuerà a tenere alta la bandiera del Bel Paese nel mondiale.
Per i tifosi italiani è una doccia fredda. E per chi ama la F1 vissuta dal vivo, a pochi chilometri da casa, è una brutta perdita. Imola, tornata nel calendario negli ultimi anni anche grazie alla passione dei fan e all’impegno delle istituzioni locali, si vede sorpassata da Madrid, una new entry ambiziosa che ha saputo attirare l’interesse della FIA e del mondo F1.
Madrid batte Imola. E la politica accende i motori
Non si è fatta attendere la reazione politica. Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, e il sindaco di Imola, Marco Panieri, hanno chiesto un tavolo urgente al Governo per “riprendere il percorso e riportare l’Emilia in calendario”.
Ma il clima è già teso. Fratelli d’Italia punta il dito contro Regione e Comune, accusandoli di aver fatto solo “passerelle”. Il Pd, invece, parla di “altri interessi” che avrebbero favorito la scelta di Madrid. In mezzo, c’è la delusione di migliaia di giovani fan e lavoratori legati a un evento che è anche un volano economico e culturale per il territorio.
Il calendario 2026: 24 gare, rivoluzione in vista
Mentre in Italia si discute, il calendario F1 2026 è già realtà. Si parte l’8 marzo da Melbourne, si chiude il 6 dicembre ad Abu Dhabi. In mezzo, 24 gare e una grande attesa per la rivoluzione tecnica in arrivo, che cambierà le auto a partire da motore, aerodinamica ed efficienza energetica.
Madrid dovrebbe correre il 13 settembre, una settimana dopo il GP d’Italia a Monza. Ma attenzione: se il nuovo tracciato spagnolo non sarà omologato in tempo, Imola potrebbe rientrare last minute. Una speranza sottile, ma ancora viva.
E ora?
Il rischio è quello di perdere un pezzo di identità motoristica italiana. Ma il futuro non è ancora scritto. Per chi ama la F1 e sogna di viverla dal vivo, la speranza è che l’Italia torni presto con due GP. Nel frattempo, il messaggio è chiaro: serve fare squadra, visione e investimenti. Perché la F1 non aspetta nessuno. E il motore del futuro va acceso oggi.
10/06/2025
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