Dopo la tragica scomparsa di una bambina di dieci anni, a seguito della partecipazione della piccola ad una “sfida” che prevedeva di resistere senza respirare con una corda intorno al collo, il Garante per la privacy ha disposto il blocco dell’utilizzo dei dati degli utenti dei quali non sia stata confermata l’età anagrafica.
Questa vicenda fa riflettere sul rapporto tra i giovanissimi e internet: le statistiche ci informano che l’accesso alla rete da parte dei bambini è un avvenimento diffuso e precoce: già nella fascia d'età 6-10 anni, il 27,4% dei bambini ne fa uso quotidiano (ISTAT, 2019). Certamente il fatto di essere nativi digitali facilita la vita in un mondo sempre più digitalizzato, e internet rappresenta innegabilmente uno strumento utile nella quotidianità. Il fatto che navigare su internet comporti dei rischi non può portarci a vietarne l’uso ai più giovani.
Come per ogni altro strumento, è necessario che i genitori insegnino a bambini e ragazzi ad usare internet in modo responsabile, affinché vengano minimizzati i rischi connessi al suo utilizzo. Vietare l’uso di internet sarebbe come impedire di usare delle forbici: uno strumento fondamentale, che basta saper usare per evitare di farsi del male. Oggi, ed in particolare in questo momento di restrizioni, una gran parte della vita sociale si costruisce e si mantiene su internet; sensazioni ed emozioni, così come sfide e traguardi, vengono sperimentati dalle interazioni sul web.
Sappiamo bene come gli adolescenti siano attratti da esperienze elettrizzanti e oggi le occasioni per sperimentarle sono moltiplicate dalla vita online. Le esperienze piacevoli e gratificanti attivano numerose aree cerebrali e neurotrasmettitori, in particolare la dopamina, la cui produzione si intensifica. Tale incremento non è “controbilanciato” dai freni che ci impongono le aree deputate al controllo degli impulsi e all’evitamento del pericolo, perché tali aree nel cervello degli adolescenti non hanno ancora raggiunto il loro pieno sviluppo. Questo può portare ragazzi e ragazze molto giovani in situazioni potenzialmente pericolose. Per quanti riguarda i bambini, uno dei rischi maggiori dell’uso del web è comportato da potenziali contenuti inadeguati alla loro età.
L’eccessivo utilizzo di tecnologie ha delle ripercussioni sul funzionamento fisiologico dell’organismo: ad esempio la letteratura riporta effetti negativi sulla qualità del sonno. Un buon sonno è fondamentale nell’apprendimento, nella memoria e nella regolazione delle emozioni e del comportamento. Per quanto riguarda il funzionamento sociale, l’eccessivo uso di internet può comportare in bambini e adolescenti una drastica riduzione delle relazioni interpersonali, la riduzione o anche assenza di hobbies e l’aumento della solitudine.
25/01/2021
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