Altro che solo freddo e feste: in queste settimane l’Italia è alle prese con una vera ondata di influenza. A far parlare di sé è soprattutto la variante K, legata al ceppo influenzale H3N2, che sta circolando molto velocemente. Secondo gli esperti, il picco dei contagi è atteso tra Natale e Capodanno, proprio quando ci si incontra di più tra amici e parenti.
Boom di contagi: i numeri
I dati arrivano direttamente dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e non lasciano spazio a dubbi: nella settimana dall’8 al 14 dicembre l’incidenza delle infezioni respiratorie acute è salita a 14,7 casi ogni 1.000 persone, in aumento rispetto ai giorni precedenti.
Parliamo di circa 817mila nuovi casi in una sola settimana e di quasi 5 milioni di persone colpite dall’inizio della stagione.
Il tasso di positività per i virus stagionali è altissimo, fino al 40%, soprattutto nei casi più gravi che arrivano in ospedale.
Le regioni più colpite
L’intensità dell’influenza è molto alta in Campania e Sardegna, alta in Sicilia e media in diverse regioni del Nord come Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Insomma, il virus non fa distinzioni geografiche.
Chi si ammala di più?
I più colpiti restano i bambini tra 0 e 4 anni, con circa 42 casi ogni 1.000 assistiti, ma attenzione: nei ricoveri ospedalieri per influenza e Covid le fasce più fragili sono gli over 65. Questo è uno dei motivi per cui viene chiesto ai giovani di fare attenzione, per evitare di contagiare nonni e familiari più vulnerabili.
Cos’è la variante K?
La variante K dell’influenza A (H3N2) è oggi la più diffusa in Italia. È molto contagiosa, ma – rassicurano gli esperti – non sembra causare forme più gravi rispetto alle altre influenze stagionali. I sintomi restano quelli classici: febbre, tosse, mal di gola, dolori muscolari, stanchezza forte.
Oltre all’influenza, continuano a circolare anche Covid, virus respiratorio sinciziale e tanti altri virus tipici dell’inverno.
Vaccini: perché se ne parla tanto
La campagna vaccinale contro influenza e Covid sta andando meglio rispetto agli anni scorsi, ma non è il momento di abbassare la guardia. Vaccinarsi – spiegano i medici – significa ridurre i ricoveri, proteggere le persone fragili e alleggerire la pressione sugli ospedali, soprattutto durante le feste.
Il consiglio per le feste
Niente panico, ma un po’ di buon senso sì: se hai sintomi, evita di uscire; lava spesso le mani, arieggia gli ambienti e fai attenzione quando incontri persone anziane. Le feste sono fatte per stare insieme, ma anche per proteggere chi ci sta accanto.
Goditi il Natale e il Capodanno, ma senza dimenticare che quest’inverno l’influenza corre veloce. E la prevenzione, anche per i più giovani, resta la migliore alleata.
30/12/2025







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