l più grande evento di inclusione nel mondo del calcio si chiama “Play for Humanity – Il calcio che unisce” e si svolgerà a Roma il prossimo 12 ottobre, grazie all’impegno della Confederazione Calcistica Italiana e al sostegno di Enel, main sponsor dell’iniziativa.
Sarà una giornata interamente dedicata allo sport, all’integrazione e alla solidarietà, aperta gratuitamente al pubblico. Un momento unico in cui il calcio diventa linguaggio universale, capace di superare ogni barriera, unire le persone e celebrare le differenze come valore.
Sul campo si alterneranno bambini, adulti over 50 e persone con disabilità di ogni tipo, in un evento che mette al centro la partecipazione attiva di tutti, senza distinzioni di genere, età o condizione fisica. Una vera e propria festa del calcio maschile e femminile, dove conta solo il desiderio di condividere, divertirsi e sentirsi parte di un’unica, grande squadra.
“Play for Humanity – ha spiegato Andrea Montemurro, presidente della Confederazione Calcistica Italiana – nasce con l’obiettivo di abbattere stereotipi e pregiudizi, portando in campo la bellezza della diversità e l’universalità del gioco del calcio come linguaggio comune capace di unire generazioni e culture differenti.”
Il programma della giornata sarà ricco e variegato: partite inclusive, attività ludico-sportive e momenti di condivisione e socializzazione coinvolgeranno tutti i partecipanti. Le emozioni in campo si fonderanno con il calore del pubblico, trasformando l’evento in una vera celebrazione dei valori autentici dello sport.
“Play for Humanity – ha concluso Andrea Montemurro – non è solo un evento sportivo, ma un’occasione per vivere e promuovere valori fondamentali come il rispetto reciproco, l’amicizia, la solidarietà e l’inclusione. Lo sport può e deve essere uno strumento di cambiamento sociale, e il calcio, in particolare, ha la forza di parlare a tutti.”
L’invito è rivolto a famiglie, appassionati di sport, scuole, associazioni e cittadini: partecipare significa credere in un calcio che unisce, educa e ispira. Perché ogni passaggio, ogni sorriso e ogni stretta di mano sul campo sono un piccolo passo verso una società più giusta, aperta e inclusiva.
11/10/2025
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