Il gruppo di attivisti di ‘Ultima Generazione’, a distanza di pochi giorni dall’incursione al ‘Museo del 900’ di Milano, ancor prima al ‘Museo degli Uffizi’ di Firenze e il blocco del traffico sul Gra di Roma, hanno scelto l’Acquario di Genova per ‘urlare’ il loro messaggio ambientalista. Tre giovani del movimento non violento, dopo aver scritto alcuni slogan sulla vasca dei delfini, tra cui  ‘No Gas, no Carbone’, hanno incollato le loro mani sui vetri, come accaduto anche a Milano sulla scultura di Umberto Boccioni. L’atto di disobbedienza mira a sollevare l’attenzione su un intervento urgente del governo sul grave problema del cambiamento climatico. Con il blitz all’Acquario di Genova, sono state avanzate richieste precise: la necessità di accelerare all’utilizzo di energie rinnovabili, che porterebbero anche tanti posti di lavoro, il ‘no’ al ritorno delle centrali a carbone e alle trivellazioni in mare per estrarre il gas naturale. Due dei tre attivisti di Ultima Generazione sono stati portati dalla Polizia in Questura per l’identificazione