Alla riforma voluta dall'UE l'Italia ha espresso il suo voto contrario con Finlandia, Polonia, Svezia, Olanda e Lussemburgo, si astengono invece Estonia e Belgio e Slovenia
Con le nuove direttive gli editori di stampa hanno la possibilità, ma non l’obbligo di negoziare con le piattaforme il pagamento dei loro contenuti, che dovranno essere condivisi con i giornalisti, così gli introiti che le piattaforme digitali fanno con la condivisione di documenti protetti da copyright di artisti, giornalisti, o altri titolari di diritti potrà essere un beneficio non solo delle grandi lobby dei social.
Le grandi piattaforme dovranno ora cercare di non rendere disponibili i contenuti protetti in vista soprattutto dei nuovi meccanismi di reclamo, più celeri per fare ricorsi
15/04/2019
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