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DOLOR Y GLORIA DI PEDRO ALMODOVAR

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Pedro Almodovar in un'intervista afferma che anche se tutti i suoi film lo rappresentano, Dolor y Gloria è quello più autobiografico pur non essendo la sua autobiografia. 
Chi lo segue, apprezza e ama sin dagli albori, nei suoi lungometraggi può notare un filo conduttore che lega tutte le sue opere : ispirandosi a fatti, eventi e situazioni reali, che hanno toccato o anche sfiorato la sua vita, essi evolvono lasciando spazio all'immaginazione. 
Almodovar torna al cinema dopo tre anni di lontananza realizzando un film strutturalmente molto semplice che con estrema naturalità riesce a catapultarci nel suo io, nel suo mondo. Non lo fa unicamente attraverso il racconto dei suoi ricordi, delle sue malattie reali e psicosomatiche, delle sue dipendenze fisiche e affettive, ma lo fa aprendo simbolicamente casa sua, dislocando sul set tanti oggetti di design che realmente gli appartengono e decorano la sua casa. 
Dolor y Gloria è considerato il più bel film di Pedro Almodovar, è il film della maturità, dove egli si mette a nudo, confessando errori, tradimenti, manipolazioni, il primo desio; si alternano flash back della sua infanzia povera a istantanee dell'uomo di oggi, del regista maturo e affermato seppur in crisi artistica. 
Cinematograficamente per rappresentare il suo viaggio fra passato e presente, chiama a sé tre degli artisti, nonché amici, che il regista più ama e da cui si sente più amato e accettato :il suo alter ego Antonio Banderas, la sua musa Penelope Cruz e il compositore Alberto Iglesias. A loro affida un compito intimo, profondo, delicato, quello di rivelare a tutti coloro che sono interessati alla sua sostanza, il suo essere nella sua completezza.

Nonostante il film avesse tutte le carte in regola per vincere la Palma d'oro del Festival di Cannes, purtroppo la vittoria anche questa volta è sfumata. Qualcuno sostiene che non avrà mai più questa possibilità :" Non ne vincerà mai più in quanto, in questo film, Almodovar ha dato tutto se stesso"! 
Quest'ultimo non è nuovo a codeste profezie;
all'inizio della sua carriera, Banderas racconta che serpeggiavano già dopo la produzione della sua prima opera cinematografica. 
Come ampiamente dimostrato, Almodovar è riuscito con la sua arte, tenacia, umanità, creatività,linfa vitale ad arrivare fin qui, divenendo il regista spagnolo più conosciuto di sempre.

"DOLOR Y GLORIA" 
anche l'artista più grande è un uomo. 

04/06/2019

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