Quella del Pincio è l'ultima occasione di risse di massa che negli ultimi tempi imperversano tra gli adolescenti, tralasciando pure il fatto che sia sfuggito al controllo un maxi assembramento giovanile avviatosi con un appuntamento creato sui social.
Ormai è pratica diffusa che in pieno stile “gladiatori” molti teenager usino creare delle “royal ramble” indette con un avviso postato sui network della rete, per poi dare vita ad uno spettacolo da gangster che in “bade” si scontrano a suon di sberle e cazzotti e che ripresi da telecamere improvvisate finiscono per essere visti dai coetanei di tutto il mondo dotati di smartphone.
Non è una novità che volte il carattere fumantino degli adolescenti a volte può sfociare in violenza per affermare il proprio ruolo o per dimostrare la propria supremazia su un territorio o su una proprietà. Di certo uno spettacolo che diventa rischioso per i diretti interessati, che per futili motivi vengono alle mani, incitati da un popolo di ragazzi affamati di urla, contese e insulti. Ma il rischio peggiore per i nativi tecnologici, rimane la diffusione delle immagini in maniera capillare, sempre pronti ad emulare chi ha fatto danno, ha messo a soqquadro una città o ha creato disordine.
Non si sa cosa sia ad incitare questi audaci youtuber che si scontrano, senza esclusione di colpi e di selfie, che sia rabbia repressa o mania di protagonismo poco importa, non c'è dialogo che possa evitarla nè repressione che non possa domarla; infatti è sempre espressione di un gruppo che protegge tanti singoli bravi ragazzi, sempre più soli nelle giornate passate tra musica in cuffia e vita virtuale.
07/12/2020
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