Puntuale come un orologio svizzero ad ogni alba del primo dell'anno si presentano alla nostra mente i buoni propositi, ma sembrano fatti apposta per non essere rispettati, bellissimi nell'intento, ma difficilmente realizzabili nella realtà. A causa della nostra scarsa forza di volontà rimarranno disattesi e dimenticati in un cassetto.
Il grande classico è l’immancabile buon proposito degli studenti di tutte le età, dalle elementari all’università, che, dal 1 gennaio, si metteranno chini sui libri per portare a casa solo bei voti. Almeno dal 6 in poi, per fare felici mamma e papà. Chi non lo ha giurato a se stesso, almeno una volta nella vita, di dedicarsi allo studio? Ovviamente dal 6 gennaio, ma non si sa di quale anno.
Un’equazione logica, immancabile e irrinunciabile è Il proposito di mettersi a dieta. Arriva proprio nel bel mezzo delle feste natalizie quando a mordere, proprio come la fame, sono soprattutto i sensi di colpa per le abbuffate infinite e ripetute. Così, per mettere a tacere la coscienza e la bilancia, ma non dal primo gennaio.
E’ arrivato quindi il momento di rispolverare quella tuta e quelle scarpe da ginnastica che stanno prendendo polvere da troppo tempo nell’armadio. Giuro che dal 2 gennaio vado in palestra e farò serie infinite di esercizi per addominali e glutei. Sperando che riaprano le palestre, vista l'emergenza covid. Intanto alleno le mandibole con scorte di panettoni e torroni.
02/01/2021
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