Una iniziativa per aiutare le donne vittime di violenza.
Protocollo di intesa tra Regione Lazio e Ordine degli avvocati di Roma che si stringono attorno ad un trend che, proprio durante il lockdown, è diventato ancora più evidente.
Le chiusure forzate hanno infatti visto aumentare gli episodi di violenza domestica: a farne le spese soprattutto le donne.
Per questa ragione è stato sviluppato un patrocinio legale gratuito rivolto alle donne vittime di violenza.
A sostegno dell'iniziativa è stato destinato un fondo di 50.000 euro.
Per poter usufruire del sostegno legale - si legge nella nota diffusa dalla Regione - le donne vittime di violenza dovranno essere residenti e/o domiciliate nel Lazio e aver subito nel territorio laziale un reato con connotazioni di violenza di natura fisica, sessuale, psicologica, economica, o di stalking, avere scelto un avvocato o una avvocata patrocinante iscritto/a nell’Elenco di avvocati patrocinanti, specializzati in materia civile o penale, con un’esperienza e formazione continua e specifica nel settore della violenza di genere, non essere in possesso dei requisiti per fruire del patrocinio a spese dello Stato, avere un reddito personale non superiore a due volte quanto previsto dalla normativa nazionale in materia di patrocinio a spese dello Stato.
“La firma del protocollo con l'ordine degli avvocati di Roma - ha dichiarato la Presidente Commissione pari opportunità Eleonora Mattia - rappresenta un traguardo importantissimo che interviene quando ormai l’irreparabile è accaduto, ma che manda un messaggio chiaro a tutte noi: se denunciate non sarete lasciate sole. Questo grazie alle case rifugio, ai centri antiviolenza e anche a professionisti supportati dalla Regione per affiancarvi nella battaglia legale che troppo spesso aggrava una situazione psicologicamente e fisicamente già molto difficile. La violenza è sempre atroce, senza giustificazioni, priva di amore, lontana da ogni senso di umanità, ma spero che questi interventi possano rendere giustizia a tutte quelle donne che sono state lasciate sole e la cui vita è stata strappata o rovinata e a tutte quelle che lottano quotidianamente per ricostruire una nuova vita”.
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