Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione, anche di terze parti. Cliccando su “Accetta”, proseguendo la navigazione, accedendo ad un’area del sito o selezionando un qualunque suo elemento, acconsenti all’uso dei cookie.

Accetta

Navigazione contenuti

Contenuti del sito

ESSERE UNIVERSITARI AI TEMPI DEL COVID

Immagine dell'articolo

La pandemia di covid-19 pur se in modi differenti ha toccato ogni genere di categoria: alcune sono state più al centro dell’attenzione mediatica rispetto ad altre e tra queste ci sono proprio le Università, lasciate in totale autonomia, forse troppa, a gestire l’emergenza sanitaria. A marzo 2020 è arrivato il primo lockdown e tutte le scuole e le Università hanno proseguito le lezioni da remoto ma la situazione già compromessa di per sé lo è stata resa ancora di più a causa delle poche e confuse direttive che venivano date alle Università, ormai affidate ad un ministro a parte dopo che sul finire del 2019 il MIUR era stato scisso in due.

Gli universitari da un giorno all’altro si sono ritrovati a non poter più vivere la quotidianità e l’atmosfera stimolante che si respira nelle Accademie e hanno preparato esami e lauree totalmente a distanza ricevendo scarse indicazioni su come questi si sarebbero dovuti svolgere.In particolare sono state colpite le matricole, infatti i nuovi arrivati non hanno potuto vivere correttamente il passaggio dalla scuola all’Università, transitando rapidamente dall’avere un contatto diretto con i docenti al ritrovarsi da soli a studiare materie nuove e con una mole maggiore.

Tuttavia i problemi non si sono arrestati agli studenti in sede ma si sono estesi anche a tutti coloro che erano in Erasmus: tante le testimonianze di studenti che erano a studiare all’estero e si sono ritrovati a dover fare il lockdown in altri paesi completamente soli oppure sono stati costretti a tornare a casa interrompendo un’esperienza indimenticabile e formativa quale è l’Erasmus.

Con il passare dei mesi e i tanti DPCM emanati le Università continuano ad essere scarsamente menzionate e le decisioni sono passate nelle mani dei Senati Accademici delle singole regioni, creando poca uniformità: alcune Università continuano ad essere totalmente a distanza, altre permettono agli studenti di andare a frequentare le lezioni a settimane alternate su prenotazione.

Dunque anche gli Universitari sono stati travolti dall’enorme confusione scaturita da questa situazione anormale perdendo la possibilità di vivere attimi ed esperienze formative che si devono fare nell’ultimo periodo in cui si è giovani adulti, proiettati verso il futuro ma ancora dentro la bolla protetta dell’apprendimento.

27/05/2021

Inserisci un commento

Nessun commento presente

Ultimissime

30 NOV 2025

VANDALIZZATO A ROMA IL MURALE “HUMAN SHIELDS”

Il messaggio (scomodo) dell’artista aleXsandro Palombo

30 NOV 2025

VERSTAPPEN VINCE IN QATAR

Il Mondiale si deciderà ad Abu Dhabi

26 NOV 2025

GENNARO CAPOLUONGO RACCONTA GLI EROI SILENZIOSI DELLO STATO

“Dalla parte giusta”

25 NOV 2025

ROMPERE IL SILENZIO

Perché la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne riguarda anche noi

24 NOV 2025

UNA STORIA CHE ATTRAVERSA LE COSCIENZE

Il nuovo libro di Marco V. Ambrosi

21 NOV 2025

MEDICINA, PRIMO TEST DEL SEMESTRE “FILTRO”

Entusiasmo, proteste e… foto trapelate sui social