Nelle ultime settimane le tornate elettorali, in occasione di amministrative e ballottaggi, ha determinato come non mai un solo vincitore: l'astensionismo.
Uno sconfortante scenario di insoddisfazione nei confronti di una politica sempre più parolaia, che accomuna varie generazioni, formulando una considerazione che passa dalla bocca di Greta Thunberg e la Regina Elisabetta: questa politica è fondata solo sui “bla, bla, bla!”
Gli elettori, e soprattutto quelle più giovani, hanno bisogno di concretezza e di fatti per entusiasmarsi di nuovo alla gestione della cosa pubblica.
Il cincischiare amministrativo ha fatto perdere valore a quel 2 Giugno 1946 e tutte le lotte che si sono succedute per arrivare al Suffragio Universale.
Quel giorno si gettavano le basi di una nuova struttura giuridico-politica del nostro Paese: si votava per il referendum monarchia o repubblica (gli italiani scelsero la repubblica con 12.672.767 voti, mentre la monarchia ottenne 10.688.905 voti) e per l’elezione dell’Assemblea Costituente.
18/10/2021
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