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ATTACCO HACKER REGIONE LAZIO: NESSUNA RICHIESTA DI RISCATTO

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L’attacco hacker subito dalla Regione Lazio, non è stato ancora risolto. Nella notte tra sabato e domenica, un malware del tipo ransomware cryptolocker, ha attaccato non solo il Ced ma anche il portale Salute Lazio. Tutte le prenotazioni per effettuare le visite ospedaliere sono bloccate, e seppur a rilento, proseguono le vaccinazioni contro il Covid.

La Polizia postale, in coordinamento con la Procura di Roma, indaga per terrorismo e secondo le ricerche, l’attacco, sarebbe partito “dalla violazione dell’utenza di un dipendente in Smart working” e la vulnerabilità ha permesso che venisse criptato “il backup dei dati”.

I reati informatici su cui indaga Procura di Roma, sono: tentata estorsione, e danneggiamento di sistemi informatici aggravati dalle finalità di terrorismo accesso abusivo a sistema informatico.

Secondo quanto dichiarato da Nicola Zingaretti, il presidente della Regione Lazio, nonostante il malware, sia del tipo finalizzato all’estorsione, al momento la richiesta di Bitcoin “è solo un’ipotesi investigativa, non c’è stata alcuna richiesta di riscatto”.

Il presidente del Copasir, Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, Adolfo Urso, alla domanda se possa essere stato un attacco dei ‘No Vax’, risponde: “Non posso spingermi così avanti, le indagini sono all’inizio, da presidente del Copasir, sono tenuto al segreto”.

Nonostante sul sito della Regione, sia stato comunicato che il sistema dell’ente “sarà ripristinato entro 72 ore”, l’assessore alla Salute Alessio D’Amato, ha dichiarato: “Crediamo che prima di Ferragosto saremo in grado di far ripartire almeno una buona parte dei servizi alla popolazione regionale, anche perché era già in corso una trasmigrazione verso un nuovo Cup, ovvero la centrale unica delle prenotazioni”.

05/08/2021

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