È finito l'Allegri bis dopo tre stagioni, finito dopo una Coppa Italia conquistata battendo in finale l'Atalanta, ma l'addio tra Allegri e la Juventus era già nell'aria da mesi e settimane. La finale di Coppa Italia è stata per Allegri il regolamento finale contro tutti, in primis la società, virali le immagini tv dove in campo allontana il direttore sportivo Giuntoli, poi la rabbia versi l’arbitro, l’espulsione, la scena della cravatta e la rabbia interna che esplode con la rottura di strumenti fotografici dei giornalisti e la quasi rissa col direttore del giornale “Tuttosport” Vaciago, poi tutto rientrato dopo l’incontro di riappacificazione tra Allegri e Vaciago, ma ciò non è bastato per evitare l’esonero per giusta causa.
La notte della Coppa Italia ha visto tornare la Juventus a vincere un trofeo dopo tre anni, ma la notizia è stata quindi la sceneggiata di Allegri e quanto avvenuto dopo. I motivi dell’esonero sono vari non solo quanto avvenuto nella serata della Coppa Italia ma anche per alcune frasi dette da Allegri nelle conferenze stampa e rapporti interni nello spogliatoio e con la società.
Un ruolo determinante lo hanno avuto le critiche del gioco proposto da Allegri e dell’impostazione generale della squadra nelle tre stagioni, ma Allegri lascia alla società un tesoretto di milioni di euro con la Juventus che occupa il terzo posto a pari merito con il Bologna del probabile prossimo allenatore Thiago Motta e la qualificazione in Champions Leaugue, tre stagioni non del tutto da cestinare.
Dunque ora per la Juventus si apre un nuovo capitolo, per le ultime due partite la squadra è stata affidata alla bandiera juventina, Paolo Montero debutto contro il Bologna, per decidere chi avrà il terzo posto. Per Allegri forse rivedrà la Juventus in tribunale e suonano le sirene d’Arabia20/05/2024
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