Importanti novità sono in arrivo sulla riforma che riguarda l’esame di stato per i laureati che fino ad oggi per poter esercitare, dopo aver conseguito la laurea, dovevano superare l’esame di stato.
L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, ha portato alla necessità di dover impiegare sul campo tanti medici che pur essendo laureati, non avevano ancora sostenuto l’esame di abilitazione, titolo imprescindibile per poter esercitare.
Questa situazione ha indotto il ministro dell'Università, Gaetano Manfredi, a studiare una riforma, che potrebbe essere presentata al Consiglio dei ministri già entro la fine di ottobre, per annullare l’esame abilitante e permettere ai tanti di praticare subito dopo la laurea.
In realtà nel progetto del ministro, non è prevista l’abolizione dell’esame di stato ma piuttosto il suo intento è di farlo coincidere con il giorno della laurea stessa così che il tirocinio verrà svolto direttamente durante il corso di laurea. La riforma è rivolta non solo ai laureati in medicina ma anche veterinaria, odontoiatra, farmacia e psicologia.
L’obbiettivo, quindi, è quello di semplificare i meccanismi di accesso al mondo del lavoro.
Ultima e non meno importante novità è che nel caso la riforma dovesse essere approvata, ad esultare non saranno solamente i laureati nelle discipline sanitarie ma anche i giovani che hanno scelto una facoltà con indirizzo tecnico.
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