Sarà capitato un po’ a tutti di parlare di un argomento con un amico, e ritrovarlo in forma di annuncio o banner pubblicitario su Facebook o in altri siti web. Interrogato sull’argomento Facebook si premurava di rispondere sempre in modo negativo a questa accusa. Il punto è che forse cercavamo il responsabile sbagliato.
È Google che ha accesso continuamente al nostro microfono, in attesa che attiviamo il suo assistente vocale: a tutti i possessori di Android basta infatti pronunciare le parole “Ok Google” affinché questo si attivi, pronto a rispondere alle nostre domande. Un servizio molto utile, a dire il vero, se non fosse che per sapere quando esattamente noi diciamo la parola magica di attivazione, il microfono deve restare sempre acceso.
E già che ci siamo, avranno pensato ai quartieri alti, perché non approfittarne e rivendere questi dati a chi fa pubblicità. Facebook, Google, Apple, sono nomi entrati ormai a far parte della nostra vita, e sarebbe un grave errore continuare a considerarle piattaforme digitali distaccate dal mondo fisico. Occupano gran parte della nostra giornata, ci seguono ovunque, e sono tra le aziende più ricche e potenti del pianeta.
12/05/2021
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