La cittadina campana di Pompei, che con i suoi scavi è simbolo della cultura e dell’arte italiana, nelle scorse ore è finita sotto i riflettori non per una nuova scoperta, bensì per le parole omofobe pronunciate da una dipendente del parco archeologico.
Una coppia di ragazzi gay ha ascoltato il commento, probabilmente di una guida turistica, che avvisava una collega dell’arrivo di una comitiva, specificando che era scesa dalla nave da crociera gay friendly, arrivata a Napoli.
I due ragazzi, dopo aver chiesto delle scuse, negate dalla dipendente del Parco di Pompei perchè il termine ‘ricc***oni’ è usato regolarmente nella zona, hanno contatto l’associazione ‘Pride Vesuvio Rainbow’.
Il segretario Antonello Sannino, dell’associazione ‘Antinoo Arcigay Napoli’, ha denunciato l’accaduto su Fb, scrivendo: “Non è accettabile che in un luogo simbolo dell’arte e della cultura italiana nel mondo, una dipendente possa comportarsi in questo modo incivile. La nostra associazione si è già attivata per avere un incontro con la Sovrintendenza, perché siano adottati provvedimenti e misure affinché quanto successo non debba più ripersi in futuro”.
29/08/2022
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