“L’uccellino è stato liberato”: con queste parole su Twitter, il supermiliardario Elon Musk ha annunciato l’acquisizione della stessa piattaforma. A distanza di circa sei mesi dalla proposta di acquisto, che oggi si potrebbe definire protagonista di un teatrino mediatico che ha tenuto i riflettori accesi sul social, nelle scorse ore, l’operazione è stata chiusa rispettando l’accordo economico iniziale: 44 miliardi di dollari. Gli indizi sull’intenzione del Ceo di Tesla di acquisire il social con l’uccellino azzurro, evitando di finire in tribunale, erano stati interpretatati come una certezza quando l’imprenditore, il 26 ottobre, era entrato nella sede dell’azienda a San Francisco con un lavandino, ‘sink’, giocando con il termine apparso su un post “Let's that sink in”, ossia ‘lascia che entri dentro’. Recentemente, il fantasioso visionario aveva annunciato che avrebbe licenziato quasi il 75% dei dipendenti: al momento non sono arrivate né conferme né smentite, ma non appena firmata l’acquisizione, quattro top manager, con contratti miliardari, sono stati accompagnati fuori dalla sede di Twitter, scortati dalla sicurezza.
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