Qualcosa finalmente si muove, se pur lentamente ma si muove. Finalmente il governo ha deciso di prendere seriamente uno dei problemi principali del nostro periodo storico ovvero l’abbandono della nostra nazione da giovani spesso neolaureati, che decidono di tentare all’estero di trovare la loro strada lavorativa. I dati infatti sono inquietanti e preoccupanti con oltre 800.000 giovani che negli ultimi dieci anni hanno deciso di emigrare in altri paesi. Queste le disposizioni apportate
- la riduzione dell’imponibile è passata dal 50 al 70%;
- è stata introdotta la possibilità di beneficiare di una riduzione ancora più ampia: se la residenza viene trasferita in una delle regioni del mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna e Sicilia) l’agevolazione arriva 90%;
- le condizioni per accedere al regime fiscale di favore sono diventate più semplici;
- sono state inserite maggiori agevolazioni fiscali per ulteriori 5 periodi d’imposta in presenza di specifiche condizioni (numero di figli minorenni, acquisto dell’unità immobiliare di tipo residenziale in Italia, trasferimento della residenza in regioni del Mezzogiorno);
- è stato stabilito che anche gli italiani residenti all’estero non iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (AIRE)possono accedere alle agevolazioni a condizione che abbiano avuto la residenza in un altro Stato ai sensi di una convenzione contro le doppie imposizioni sui redditi nei due periodi di imposta precedenti il trasferimento in Italia.
- per i rapporti di cui alla legge numero 91 del 1981, norme in materia di società e sportivi professionisti, è stato previsto che i redditi concorrono alla formazione del reddito complessivo al 50% e il regime agevolato comporta il versamento di un contributo pari allo 0,5% della base imponibile.
27/09/2020
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