Il fondatore della Giada Mesi Label, nonché rapper e produttore italiano, Dargen D’Amico sta tornando! Il goat del “cantautorap” milanese il cui nome completo è Jacopo D’Amico iniziò la sua scalata verso il successo insieme a Guè Pequegno e Jake la Furia nel 1999 con la formazione di un gruppo musicale chiamato “Sacre Scuole”. Inizia la sua carriera solista nel 2001 collaborando anche con cantautori italiani di rilevanza internazionale come Max Pezzali ed Enrico Ruggeri, ma anche i suoi colleghi rapper come Marrracash, Fabri Fibra, Rancore, J-Ax e vanta anche diverse produzioni da parte di Don Joe e Shablo. Quest’anno è stato invitato nel Mixtape di Mario Molinari, in arte Tedua, nel featuring del brano “Pour Toujours” insieme al rapper Ghali.
Il 4 dicembre è la stella polare dei fan di Dargen che ha annunciato essere proprio il giorno dell’uscita dell’album su tutte le piattaforme streaming e l’11 dicembre in doppio LP, che si chiamerà "Bir Tawil" il cui processo creativo è stato definito dall’artista “un tempo fuori dal tempo, uno spazio fuori dallo spazio, surreale, nel senso di parallelo alla realtà". Il rapper ha dedicato sul suo profilo Instagram 6 post per svelare la copertina dell’album ed anche alcuni tratti del progetto e della tracklist che vanterebbe un numero di 15 tracce: nel primo post Dargen afferma che il disco verrà distribuito dalla Universal Music Italia, nel post successivo spiega il significato del titolo come la terra di nessuno al confine tra Egitto e Sudan, creando così un paragone con il suo processo creativo per la realizzazione di questo nuovo progetto, successivamente spiega di essersi ispirato in due brani al popolo Sardo, che per la scrittura dell’album è stato necessario un isolamento prima graduale e poi completo dalla società e che l’intenzione iniziale era quella di pubblicare l’album nella primavera 2020 per poi iniziare il tour in autunno. Lui afferma anche di aver fatto riferimento ai virus due volte, ma avendo scritto il disco nel 2019 non vi è mai un riferimento al COVID-19, nel post successivo ancora spiega che per rimediare alla mancanza di sogni nella fase creativa ha aggiunto la parola sogno in alcuni pezzi e questa cosa ha avuto una funzione terapeutica su di lui e ammette anche che non sarà un disco gioioso ma bensì quasi tendente a seguire le norme dettate dall’attuale governo. Per quanto riguarda l’aspetto strutturale del disco nel quinto post dichiara che il brano più breve dell’album avrà una durata di 2:39 min mentre quello più lungo 13:07 min e infine nell’ultimo post invece si parla della nascita di due brani originariamente come spoken word modificati durante la fase creativa nel quale è “sparito l’effetto spoken” e un terzo brano che ha una parvenza spoken ma che in realtà è “nato sul beat”.
Non siamo certi che ciò che Dargen abbia scritto sotto quei posto sia la verità, ma questa volta l’uomo degli occhiali ci ha proprio stupiti senza lasciarci un minimo margine di chiarezza per ciò che sarà il suo nuovo lavoro. Non ci resta che aspettare il 4 dicembre per scoprirlo! Quindi, ricordiamo tutti di impostare il timer alla mezzanotte del 4 dicembre per correre su tutte le piattaforme digitali ad ascoltarlo.
18/11/2020
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