IO POSSO, nasce per porre una soluzione ad un fatto che ha scombussolato la vita di due coraggiose donne, che tennero testa alla mafia e adesso cadono sotto le grinfie dello Stato.
Il libro racconta della tenacia delle sorelle Pilliu, Rosa e Savina. Nella Palermo degli anni ’90, il costruttore Pietro Lo Sicco, legato alla mafia, si mise in testa di costruire un palazzo di sette piani in via del Bersagliere, vicino il parco della Favorita. Pe farlo, doveva buttar giù alcune piccole abitazioni di fronte. Con mezzi leciti, e per lo più illeciti, riuscì ad abbatterle tutte tranne una, quella delle sorelle Pilliu.
Rosa e Savina, sarde trapiantate in Sicilia, decisero di non sottomettersi a quel vile atto di sopraffazione, nonostante le minacce le ricevute, come fusti di calce e corone di fiori recapitati sotto casa.
Dopo anni di soprusi, le sorelle Pilliu non si sono mai piegate alla mafia. Ma hanno dovuto farlo dinnanzi ad uno Stato iniquo. Sì perché Rosa e Savina non hanno ancora visto neanche un euro, né da Lo Sicco, al quale è stato espropriato ogni bene, né dal fondo vittime di mafia. E c’è di più. Le due sorelle si sono viste recapitare una cartella esattoriale da quasi 23mila euro, pari al 3% di tasse su un risarcimento che non hanno mai ricevuto né, forse, riceveranno mai. I proventi del libro infatti serviranno a sostenere le due donne a pagare l'iniqua ma
dovuta tassa, come a dire che i cittadini, che sono parte dello Stato, possano dare una
soluzione agli errori dello Stato stesso.
30/05/2021
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