Un bellissimo film di guerra era intitolato "La sottile linea rossa", proprio per delineare e demarcare quella linea invisibile e sottilissima che per un soldato impegnato nella seconda guerra mondiale nel Pacifico delimitava il giusto dal non giusto, il senso dal non senso. Oggi questa linea invisibile esiste ancora e si amplia giorno dopo giorno, guardare i profughi ucraini trascinarsi verso la speranza della salvezza camminando per giorni, tentando di prendere un bus, un treno, un mezzo di fortuna con il quale mettersi in salvo e mettere in salvo i loro figli dalla follia della guerra, erano immagini che non avremmo mai più voluto vedere mai più. Non esiste giusto o sbagliato, esiste solo sofferenza, crudeltà, perdita di senso di tutto, intorno ad un mondo che si muove troppo lentamente e che accetta silenzioso nell'ennesima guerra. Guardare bambini accennare un sorriso, genitori stanchi tenerli per mano mi riporta al film capolavoro di Roberto Benigni e allora non posso non sciogliermi in un pianto pensando a come degli adulti privi di buonsenso possano rovinare la vita di cosi tanti bambini innocenti e privi di colpe. Resta una speranza che si affievolisce giorno dopo giorno, la speranza del sole dopo la tempesta, la speranza che finisca tutto e torni il sereno il prima possibile. E infine davanti a tutto questo una so,a domanda:-" Davvero l'essere umano ha così poca memoria?"
06/03/2022
Inserisci un commento