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L'EMARGINAZIONE DI 4 DOCENTI NELL'ATENEO FOGGIANO

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Secondo la visione di Giambattista Scirè,  docente palermitano che lotta contro baronati e i concorsi accademici truccati, all’Università di Foggia si ghettizzano e si “marchiano” gli insegnanti.

Il caso come si legge nella missiva indirizzata al Governo, riguarda ancora una volta il duo di ordinari di Agraria, autori dell’esposto che ha prodotto poi l’indagine della Guardia di Finanza sulle false docenze e i fondi europei perduti.

C’è stata l’istituzione di un nuovo dipartimento dell’area Agraria, su iniziativa di 56 dei 60 docenti, esclusi deliberatamente soltanto 4 docenti: i professori ordinari Matteo Alessandro del Nobile e Diego Centonze e le ricercatrici che collaborano con loro, Amalia Conte e Carmen Palermo.

Quando i quattro docenti hanno formulato richiesta di afferenza al nuovo dipartimento, il senato accademico ha negato loro tale possibilità, come si legge nel verbale della riunione.

Scirè nella lettera trasferisce alla Ministra le sue considerazioni: “I suddetti professori nuocerebbero, dunque, alla salute dei colleghi, perché nel corso del tempo hanno presentato diversi ricorsi e denunce, che hanno condotto all’avvio di numerosi procedimenti amministrativi e penali, alcuni dei quali ancora in corso, come quello di una truffa ai danni del MIUR per centinaia di migliaia di euro, per i quali le indagini hanno confermato la veridicità dei fatti denunciati, ma i colpevoli delle innumerevoli violazioni regolamentari accertate dai giudici e dalla polizia giudiziaria si sono salvati dalla condanna solo grazie alla recente riforma dell’abuso d’ufficio”.

Spiega inoltre: “Il rettore dell’ateneo di Foggia si è fatto portavoce solo di quei docenti presuntivamente stressati dalle denunce e dai ricorsi, e non dei docenti che hanno portato alla luce le molteplici violazioni dei regolamenti dell’ateneo che lo stesso Magnifico dovrebbe rappresentare e tutelare. Il rettore con la sua relazione in seno al senato ha fatto sì che i quattro docenti fossero messi alla porta dal luogo di lavoro cui appartengono, il dipartimento di agraria, e costretti a mendicare spazio in altri dipartimenti, come dei “reietti”. Ghettizzati, marchiati per sempre per quanto denunciato”.

 

06/04/2021

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