La FFR, Federugby francese, in occasione della Giornata mondiale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, ha votato a favore della partecipazione di persone transgender, nelle competizioni ufficiali. La decisione è totalmente in contrapposizione con quanto stabilito a ottobre, dalla Federazione mondiale di rugby, la quale si oppose alla presenza nelle gare femminili di donne trans, per garantire “la sicurezza e la parità”.
La Federazione sportiva francese, la prima a darne il via libera, tramite un comunicato ufficiale ha dichiarato: “Da tempo la pratica del rugby è coerente con la vita che abbiamo scelto e non a quella assegnataci, abbiamo deciso di consentire a transessuali e transgender di partecipare a tutte le competizioni ufficiali”.
Però, le donne trans che non hanno ancora completato il processo di transizione, per poter gareggiare dovranno documentare che i livelli di testosterone non superino la soglia di 5 nanomoli / litro e di aver interrotto le cure ormonali da un anno. Serge Simon, il vicepresidente della FFR, precisa che, oltralpe è permesso giocare da diverso tempo “nella categoria corrispondente allo statuto anagrafico”.
20/05/2021
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