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L’ULTIMO GIRO DI AYRTON

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Alcuni giorni fa è approdato su Sky “L’ultimo giro di Ayrton”, il docufilm firmato da Matteo Marani che ripercorre gli ultimi giorni di Senna. Tuttavia nei sessanta minuti dell’episodio non viene fatto soltanto un riassunto dei fatti ben noti a tutti ma si dà voce alle persone che sono state vicine ad Ayrton fino agli ultimi istanti della sua vita e attraverso documenti ed immagini si tenta di ricostruire come è avvenuta la dinamica dell’incidente che gli si rivelò fatale.

All’interno del docufilm viene dato grande rilievo alla macchina che guidava Senna quel primo maggio del 1994, una Williams FW16. Il pilota non riusciva ad entrare in simbiosi con questo veicolo a causa del volante che risultava essere sistemato a forza in una macchina troppo stretta. Ayrton pretendeva che venissero effettuate delle modifiche ma ciò che i meccanici riuscirono a fare in poco tempo non bastò a risolvere il problema e le conseguenze furono catastrofiche.

Quel lontano weekend ad Imola fu anche molto duro emotivamente per Senna che prima venne a sapere dell’incidente del pilota e caro amico Barrichello e poi fu sconvolto dalla morte, durante le qualifiche del sabato, di Ratzenberger.

Il volto di Senna, che venne ripreso prima dell’inizio del Gran premio di San Marino, appariva visibilmente scosso e dubbioso come se qualcosa dentro di lui gli dicesse:” è giusto correre oggi?”. A rendere così teso il pilota fu anche il sopralluogo prima della gara, in cui passando per la cosiddetta curva del Tamburello si rese conto che aveva una conformazione strana. L’ultimo giro di Ayrton fu il risultato dell’unione di tutti questi elementi, di un pilota fortemente provato, di una macchina che non era nelle sue migliori condizioni per percorrere un Gran Premio, e di una pista che avrebbe dovuto subire delle modifiche.

Il primo maggio del 1994 alle 14:17 Ayrton Senna si schiantava contro il muro esterno della curva del Tamburello, i soccorsi immediati si rivelarono vani, il pilota brasiliano morì alle 18:37 all’ospedale Maggiore di Bologna. 

20/12/2021

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